AVIONEWS - WAPA
Record Date: 12-Jun-2008 17:42
Category : Airports
Airport "Valerio Catullo" of Verona, pretend-bomb alert for fear of losing the plane
Verona, Italy - The evil genius of a young German reporter
E 'was an alleged German journalist of 27 years, led to Euros in late 2008 and very strong to take the plane to Vienna, to cause the false-alarm bomb
International Airport "Valerio Catullo" of Verona.
The young man, on holiday on Lake Garda, was presented to board at 11:15, flight
virtually lost, whereas the flight has departed ATR-42/500 the Air Dolomiti flight 8074, was scheduled for 11:20. Rejected at the check-in, tried a clever bit stupid to be able to board. Yes è allontanato, ha effettuato due telefonate distinte anonime al 112 di Verona, dando l'allarme-bomba proprio su quel volo, dopodiché si è ripresentato dicendo di aver saputo che l'aereo era a bordo pista e insistendo per poter salire.
Mentre il 112 passava l'allerta alla Polaria dello scalo "Valerio Catullo", sono iniziate
immediatamente le ricerche per rintracciare l'utente delle due telefonate anonime. Il furbastro ha pensato di passarla liscia semplicemente togliendo la scheda Sim (il telefono cellulare permette comunque di effettuare chiamate ai numeri di emergenza), e non ha invece riflettuto che ad ogni telefonata può essere fatto risalire il codice Imei, un marchio indelebile. Quindi non ha avuto scampo.
Individuato nel giro di pochi minuti, è stato denunciato per procurato allarme e interruzione di
pubblico servizio, perché a causa di questa bravata l'aeroporto ha interrotto le proprie attività per oltre un'ora, due voli sono stati cancellati e diversi hanno subito ritardi. Ma per il presunto reporter i guai non sono finiti qui. Rientrato a Monaco, dovrà ora confrontarsi con una denuncia civile da parte della società di gestione dello scalo di Verona-Villafranca, Aeroporti sistema del Garda, e della compagnia aerea Air Dolomiti, che chiederanno il risarcimento danni per i disagi arrecati all'intero sistema. Secondo fonti della Polaria, ogni anno si registrano almeno cinque casi di falso allarme-bomba per le stesse ragioni che hanno spinto il giovane tedesco a compiere questa incoscienza.
Annunciamo a tutti i futuri ritardatari tendenti al terrorismo e malpensanti di riuscire a farla franca: essere in ritardo non è un buon motivo per spacciarsi integralisti islamici e dire "C'è una bomba a bordo". Prima di tutto l'aereo non aprirà i portelloni agli ultimi arrivati, in secondo luogo la telefonata verrà sicuramente rintracciata senza il minimo errore. In ultimo ma non meno importante, sebbene l'Italia sia il Paese degli impuniti, per eventualità del genere non ci saranno sconti di pene.
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(1090885)
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